Il Guten Schlafen Federico (dal tedesco Il buon sonno di Federico),Testa di poeta, Tromba di Eustachio e Profeta B (pubblicate in fondo all’articolo) sono i titoli di alcune delle opere che saranno allestite all’interno di Castel del Monte, ad Andria, e di Palazzo Sinesi, a Canosa di Puglia, dal 26 aprile prossimo.

Autore è lo scultore e pittore Nino Longobardi, il 64enne napoletano, che tenta così di dialogare con i misteriosi spazi del Castello costruito da Federico II di Svevia, un dialogo che si estende nel Museo Archeologico di Palazzo Sinesi a Canosa e che si intitola “Apparenze”. L’esposizione è curata dal noto critico Achille Bonito Oliva ed è stata voluta dal Polo Museale della Puglia in collaborazione con Nova Apulia. La mostra di Longobardi, coordinata da Dafna Napoli, si sviluppa in percorso di oltre venti opere distribuite tra esterni ed interni nei due livelli del castello fatto erigere dall’imperatore Federico II di Svevia nel XIII secolo.

La mostra s’inserisce in un’articolata offerta culturale del Polo Museale della Puglia che prevede inediti abbinamenti tra arte contemporanea e musica. In programma a partire dal mese di aprile: al Castello Svevo di Bari una mostra omaggio al grande tenore Tito Schipa curata da Tito Schipa Jr e Gianni Carluccio e organizzata da Nova Apulia. Sempre al Castello Svevo di Bari saranno esposte le fotografie di Carlo Gavazzeni Ricordi. Nel Castello Svevo di Trani l’esposizione di Brian Eno, curata da Valentina Bonomo.
A Castel del monte e Canosa invece le opere di Longobardi sono dedicate ai temi come la metamorfosi e il superamento dei limiti spaziali caratterizzano tutta la ricerca di Nino Longobardi che, attraverso la scultura, riesce ad attivare ribaltamenti di senso della materia e delle convenzioni di pensiero. Scheletri, ossa, arti sospesi, creano un cortocircuito nell’innesto di materiali diversi e inaspettati come bicchieri, imbuti, strumenti musicali. Sequenze di teschi formano un coro, una testa adagiata su un piano evoca un poeta, una grande scultura collocata all’aperto presenta un Cristo deposto dalla croce e adagiato sul pavimento, sotto il cielo ottagonale del castello.

Diversi i lavori site specific, come il calco di un corpo umano che rimanda al monaco pisano Fibonacci ed ai suoi studi sui numeri e le sequenze matematiche.

E’ un omaggio a Federico II l’opera “Gute Schlafen Federico”, dove idealmente l’imperatore riposa su un letto posato su stratificazioni di oggetti, proprio nel castello da lui più amato.

La mostra si estende a Palazzo Sinesi di Canosa, dove Longobardi ancora una volta si confronta con la storia, presentando lavori pittorici inseriti nella preziosa collezione archeologica.

«Con le opere di Nino Longobardi esposte a Castel del Monte e a Palazzo Sinesi, la morte torna in vita attraverso una rappresentazione che sdrammatizza il referto definitivo della scomparsa e ipotizza invece un suo riscatto mediante la sorpresa d’innesti sorprendenti e carichi d’ironia» afferma lo stesso Achille Bonito Oliva

Libero da qualsiasi condizionamento accademico, Nino Longobardi ha nutrito la sua formazione soprattutto attraverso la frequentazione di artisti come Carlo Alfano e Joseph Beuys, critici come Filiberto Menna e Achille Bonito Oliva e galleristi internazionali. In particolare l’incontro, nel 1968, con Lucio Amelio ha aperto un sodalizio che continuerà fino alla scomparsa del gallerista nel 1994. Nel 1980, subito dopo il terremoto in Campania, crea l’opera “Terrae Motus” – ora in collezione al museo Madre di Napoli – che darà il via alla creazione dell’omonima celebre mostra.

(L’associazione Visita Castel del monte informa  i turisti i merito al cambiamento del biglietto d’ingresso: dal 26 aprile il biglietto d’ingresso a Castel del monte costerà 10 euro; per info visite guidate con Visita Castel del monte consultare il sito www.visitacasteldelmonte.com o chiamare al 3497487147, Guida Annamaria Losito, presidente Visita Castel del monte Ass. turistica)